Tagliatelle al ragù di Nonna Lilly
PrintIngredienti / Ingredients
- PASTA
- 400 grammi di farina 00
- 4 uova
- SUGO
- 2 fettine di manzo alle 2 cm
- 1 cipolla bianca
- 1 costa di sedano
- 5 cucchiai di pomodoro concentrato in tubetto
- 120 ml di olio
- 500 grammi di piselli freschi
- 300 gr di brodo vegetale
- Sale
- Pepe
Preparazione / Instructions
Questa ricetta nella nostra casa ha origini più lontane. Infatti la bisnonna Emma era solita preparare per i piccoli della famiglia questo delizioso piatto…. Quindi io lo dedico a lei per averlo creato e a Nonna Lilly per la sua capacità di averlo tramandato a noi…
PASTA
Mettere la farina al centro del tavolo e preparare la fontanella in cui riporre le uova. Amalgamare le uova con la farina affinché diventi una pasta morbida.
Stendere la pasta con il matterello fino a farla diventare alta un centimetro, poi farla riposare per 15 minuti coperta da uno strofinaccio di lino.
Aiutarsi con una spolverata di farina per ripiegarla e stenderla di nuovo, poi passare nella macchina e tagliare a strisce. La pasta deve risultare asciutta ma non appiccicosa.
SUGO
Tritare la cipolla e il sedano e metterli con l’olio in una casseruola a fuoco vivo, rosolare un pochino, aggiungere la carne tagliata a piccoli pezzi, la conserva di pomodoro e proseguire la cottura per 2 minuti. Aggiungere i piselli sgranati e crudi con il brodo caldo, sale e pepe, coprire con un coperchio e lasciare a fuoco minimo per 20 minuti. Togliere il coperchio e ultimare la cottura per altri 10 minuti. Assaggiare la cottura dei piselli che deve essere al dente.
Preparare l’acqua per la cottura delle tagliatelle in una pentola a parte. Aggiungere una manciata di sale e far bollire.
Versare le tagliatelle e cuocerle al dente. Scolare le tagliatelle e aggiungere il sugo con i piselli e una spolverata di grana padano. Servire calde.
Grazie nonna Lilly, assaggiando queste tagliatelle e chiudendo gli occhi si sente la positiva nostalgia delle domenica in famiglia con le risate dei nostri nonni intorno al tavolo!
Wine Princess consiglia:
Per gustare questo semplice piatto della tradizione veneta, Wine Princess consiglia di abbinare un vino rosso piemontese di Boca (Novara) “maggiorina”. Un vino fatto da uve croatina, nebbiolo e altre 10 varietà autoctone della zona novarese.
Il nome deriva dal sistema di impianto della vite chiamato appunto maggiorina. Perfezionato dall’architetto Antonelli (progettista della Mole Antonelliana di Torino) nato a maggiora (NO). L’azienda che mantiene ancora intatta questa tipologia di vite è Le Piane a Boca (Novara). E’ un vino fruttato e minerale con la semplicità delle uve di una volta. Un vino da tradizione per un piatto ben tramandato dal passato.
Chi deve berlo? Chi ama la semplicità di un vino rosso ma particolare. Chi vuole ascoltare nel bicchiere il perfetto risultato tra territorio e vitigno, ma soprattutto chi ama un profumo ricco e intenso di frutti ed erbe officinali.
Quando berlo? A pranzo, abbinato a primi piatti gustosi ma non complessi come le tagliatelle al ragù o i tortellini fatti in casa con sughi semplici.
Occasione imperdibile… quando si vuole offrire ai propri ospiti un vino rosso intenso non scontato. La particolarità della maggiorina con il suo aroma finale stupirà coloro che sono abituati ai vini rossi piemontesi. Un vino che vale il viaggio in vigna, all’azienda le piane, per vedere come la vite può essere coltivata in modi diversi. Un sistema antico che ci regala un vino molto attuale!
God save the wine!