Le Donne del Vino, in collaborazione con Repubblica, hanno presentato al Vinitaly questo bellissimo libro dedicato alle “Storie di Donne e di Terre da amare”.
Le degustazioni hanno ospitato alcune delle produttrici citate nel volume e la Presidente Donatella Cinelli Colombini ha introdotto i racconti e i vini di queste donne “speciali”. Il titolo della degustazione:
Le donne del vino presentano vini da viti anche di ottant’anni.
A condurre il “guru” Ian D’Agata e la Presidente Cinelli Colombini.
Il primo vino assaggiato è di Annalisa Zorzettig, Friuli Venezia Giulia, Malvasia Myò Vigneti di Spessa – DOC Friuli Colli Orientali 2016
A seguire Gilda Martusciello, Campania, con il suo Ottouve Gragnano della penisola Sorrentina DOC 2017.
La terza degustazione con la presentazione di Elisabetta Donati è un Teroldego Rotaliano DOC Sangue di Drago 2015, Mezzacorona, Trentino Alto Adige, Azienda Agricola Marco Donati.
E’ la volta di Eliana Maffone, Pieve di Teco, Liguria, con il suo Ormeasco di Pornassio Superiore DOC 2015.
Gaetana Jacono, Vale dell’Acate, Sicilia, Cerasuolo di Vittoria DOCG Classico 2014.
La sesta degustazione presentata da Silvana Raniolo, Vittoria, Sicilia, è un Etna Rosso DOC 2014.
Settima degustazione presentata da Elena Bonelli, Serralunga d’Alba, Piemonte, Ettore Germano, Barolo DOCG Lazzarito Riserva 2011.
E dulcis in fundo.. Josè Rallo, Marsala, Sicilia. Donnafugata Ben Ryè Passito di Pantelleria DOC 2015.
Il finale con Michela Marenco, Strevi, Piemonte, Passrì di Scrapona Strevi DOC Moscato Passito 2013.
Questa meravigliosa degustazione ha fatto riflettere sull’importanza e sulla longevità delle vigne… tutte le presentazioni hanno parlato di almeno 40 anni di vite, il più longevo addirittura 80 anni. Per la prima volta, un incontro con la profondità “culturale” della forza della natura a disposizione dell’uomo.. in questo caso della donna.
Infatti queste produttrici che hanno presentato i loro vini e rappresentato il loro territorio. Hanno trasmesso alla sala quanto sia importante la sensibilità femminile per dare valore aggiunto al Vino.
Un’espressione ripresa dal Direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa, nella presentazione del libro:
Scoprire che il mondo del vino va declinato sempre più al femminile non è una scelta modaiola, ma la necessaria affermazione di una verità che ha conquistato le campagne italiane e ha invaso lo scenario mondiale!
E quindi…
God save the wine ma soprattutto le Donne del Vino!