Ho iniziato a conoscere Anthony Bourdain ( 25 giugno 1956 – 8 giugno 2018) leggendo “Kitchen Confidential – Avventure gastronomiche a New York”, edito da Feltrinelli.
Era l’anno 2005 e in quel periodo la ricchezza economica e la curiosità riempiva i ristoranti newyorkesi. Anthony Bourdain, cuoco e scrittore statunitense, acquisisce la sua esperienza in uno dei più importanti ristoranti della Grande Mela e da qui la sua sensibilità lo porta a descrivere la verità nelle cucine di alto livello, con una voce sincera e qualche volta irriverente. E’ stato proprio grazie al suo contributo che il pubblico ha iniziato ad osservare con occhio critico la ristorazione ma soprattutto l’enogastronomia in modo più profondo.
Affascinante, carismatico e controverso, sono stati diversi i programmi televisivi che l’hanno visto protagonista, fino alla serie tv realizzata dalla CNN “Anthony Bourdain – Parts Unknown“, un vero e proprio viaggio culinario in compagnia del grande chef.
Tuttavia certamente il più famoso incontro gastronomico di Bourdain è stato quello avvenuto in Vietnam con l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama… Che meraviglia!
Nel libro, invece, la sua affermazione che mi ha maggiormente colpita è stata:
“Tutti i cuochi sono dei pazzi sentimentali. E alla fine, forse il cibo è alla base di tutto!”
Questo è Anthony: un passato di droghe e contestazioni ma un grande talento applicato alla cura dell’origine dei piatti e della profondità culturale in ogni preparazione.
Grazie Anthony da Wine Princess…. Continua a brindare da lassù!