Una della mie passioni… è il pane!
Dopo avere frequentato corsi di panificazione, mi sono resa conto che l’arte bianca è un mondo meraviglioso, dentro cui è bello addentrarsi. Le forme del pane che abbiamo in Italia sono infinite, i loro nomi si differenziano non solo da regione a regione, ma anche da città a paesi confinati. (Bellissimo il libro di Slow Food “L’Italia del pane“)
L’importanza dell’utilizzo delle farine ma soprattutto della lievitazione è una magia, che ogni giorno regala doni squisiti. Ecco alcune delle forme del pane che ho spesso occasione di ammirare: ciabatta, coppia ferrarese, filoncino, michetta, pane in cassetta, rosetta e classico panone con cereali diversi.
Poi, il mio preferito, il francesino. Fatto di farina bianca intera, con il 20 % in più di fibra ricavata in modo naturale dalla crusca. Viene lavorato nel mastello per due ore, lasciato un’ora sulle assi in lievitazione e infornato per 4 ore.
Il mio “vizio” settimanale è quello di concedermi un momento di shopping dal panettiere, e Loris e il Panificio Moia di Abbiategrasso sono il mio riferimento. Dal 2006, Loris e Isabella preparano pane, focaccia e pizza, utilizzando grani antichi duri e teneri, farine speciali e lieviti selezionati. Curano le materie prime per fare una panificazione genuina e tradizionale.
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Il gioco di abbinamenti è stato semplice. Ho scelto la focaccia tipo Recco, fatta con acqua olio, sale e crescenza, niente lievito. Vederla in lavorazione è un momento speciale. L’impasto che diventa un velo per poi raccogliere al suo interno questo squisito formaggio.. una delizia!
Ideale l’abbinamento ad un vino fresco, con le bollicine fini e persistenti e al naso fragrante con sentori di pane lievitato. Cuveè Prestige di Cà del Bosco! Questa azienda è uno dei simboli della Franciacorta, tradizionale nella produzione ma innovativa nella pratica. Una visita guidata a Cà del Bosco va fatta almeno una volta nella vita!
Cuvée Prestige è l’anima dell’azienda. Un capolavoro nato nel 2007 da una storia trentennale. Chardonnay 75%, Pinot nero 15% e Pinot bianco 10%. Uve provenienti da 134 vigne. Vinificate separatamente e poi unite nella creazione della cuvée. Dopo 25 mesi di affinamento sui lieviti questo Franciacorta esprime il massimo della sua forma. L’anno della presentazione è stato speciale: in tante enoteche e ristoranti, la bottiglia con il suo inconfondibile involucro “arredava” con eleganza!
Considero Cuvée Prestige un vino da ricordare nella “storia enologica” italiana.
Chi deve berlo: Tutti! E’ un franciacorta classico, equilibrato, piacevolmente fresco
Quando berlo: a tutto pasto! Io penso che le bollicine ben fatte siano ideali dall’aperitivo al secondo piatto, lo abbinerei anche ai formaggi freschi
Occasione imperdibile: La visita ad Erbusco (Brescia); scoprendo la Franciacorta e questa azienda che vi colpirà per l’attenzione in ogni particolare!
L’abbinamento che non ti aspetti…
A Cuvée Prestige ho abbinato anche la buonissima torta verde preparata dal Panificio Moia. È una torta salata fatta con sfoglia tipo Recco, farcita di zucchine, porri, Grana Padano grattugiato, sale e pepe e il riso a crudo, perché cuoce nella pasta. Squisita!
God save l’arte bianca!