Oggi vi suggerisco una ricetta di recupero dalle origini umili e dal sapore gustoso: è il Pancotto, una zuppa preparata con pezzi di pane raffermo che arriva ai giorni nostri direttamente dal Medioevo.
Prendete il pane raffermo, mettetelo in una pirofila con l’acqua, lasciandolo a bagno maria per circa due ore. Passato il tempo indicato, prendete il pane, fatelo raffreddare e tagliatelo a cubetti con un coltello, poi mettetelo in una casseruola con il brodo ricavato dal dado vegetale. Scaldate il tutto a fuoco medio e aggiungete 30 gr di burro, un pò d’olio e un pizzico di sale. Fate cuocere per 25 minuti e servite il Pancotto caldo guarnito da una grattata di Parmigiano Reggiano! Pancotto di Nonna Lilly
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Ingredienti / Ingredients
Preparazione / Instructions
Cultura contadina e utilizzo
Nel recente passato questa ricetta l’ha fatta da padrona nella cultura contadina: il riutilizzo degli alimenti era fondamentale, non bisognava sprecare neanche una briciola di pane, che veniva preparato una volta al mese e con molte difficoltà. Non tutti sanno che, tradizione vuole, in Lombardia e in Toscana il Pancotto era solito essere mangiato soprattutto dalle donne per favorire l’allattamento e dai convalescenti affinché tornassero presto in buona salute.
Regione che vai, ricetta che trovi!
Da Nord a Sud dell’Italia, ogni Regione e oggi zona dal Paese, possiede e custodisce la propria ricetta del Pancotto che, ovviamente, è stato rinominato in modo diverso: abbiamo ad esempio la tipica Panada lombarda, il Pancheuto della Liguria e il Pane Cottu della mia amata Sardegna. Paese che vai, usanza che trovi: per cucinare il Pancotto ci sono diverse ricette, la base resta sempre il pane, che sia secco o raffermo, il quale viene cotto in brodo o acqua che può avere in aggiunta verdure e aromi.
God save l’arte del riuso in cucina e Nonna Lilly!